La sicurezza degli edifici
L'attività
sismica del nostro Paese non è una novità. I terremoti avvengono
quotidianamente e con una frequenza più che annuale la loro
intensità mette a dura prova il vetusto “parco immobiliare”
italiano.
Volendo
fare un'analogia tra oggetti “immobili” ed oggetti “mobili”,
viaggereste su una autovettura sulla quale non è mai stato
effettuato un tagliando, ne acquistereste una senza ABS? mettereste
a rischio la vostra vita e quella dei vostri compagni di viaggio dopo
aver manomesso (in buona fede) l'assetto dell'automobile? La risposta
a queste tre domande è sempre e comunque NO.
Succede
lo stesso con gli immobili nei quali trascorriamo molto più tempo
che in viaggio (in macchina, in aereo, …): anche gli immobili hanno
bisogno di verifiche e manutenzioni periodiche; oggi giorno le
strutture possono essere rese più sicure con tecniche consolidate e
garantite; interventi architettonici postumi privi di verifica
strutturale potrebbero aver alterato la resistenza ultima del
fabbricato.
Gli
edifici esistenti, come le automobili, necessitano di manutenzione e
controlli periodici posto che nessuna struttura viene progettata per
essere “eterna” (il piano
di manutenzione
è un documento obbligatorio per tutti i nuovi edifici e il buonsenso
vorrebbe che lo fosse anche per quelli esistenti).
Come
le automobili, i vecchi edifici che non sono più in grado di
soddisfare le verifiche di sicurezza richieste ai nuovi edifici
(quelle in vigore sono le NTC 2008 e sono in procinto di uscire le
nuove NTC 2017) andrebbero rottamate o rese altrettanto sicure.
Passiamo la maggior parte della nostra vita al chiuso, al “riparo”
dalla pioggia, dal freddo e dall’ambiente esterno, ma ci siamo mai
chiesti se l’edificio in cui viviamo è sicuro?
Quali
sono le domande che dovremmo farci:
- Qual è la vita utile dell'edificio? per quanto tempo ancora la struttura può essere considerata sicurezza?
- La struttura presenta errori e/o omissioni progettuali o di realizzazione?
- La struttura è capace di assicurare sicurezza in caso di eventi “eccezionali”, tipo una robusta nevicata, un urto violento, un terremoto?
- La struttura (soprattutto se molto datata) potrebbe non essere sicura al 100%, ma quanto è “urgente” intervenire?
- La struttura presenta i dettagli minimi di sicurezza richiesti per gli eventi “eccezionali” (anche detti accidentali)?
- In una struttura complessa (fatta da travi, pilastri, solai, …) quali sono le parti su cui è prioritario intervenire?
Per
dare una risposta a queste domande è necessario e molto importante
rivolgersi a professionisti specializzati nel calcolo strutturale e
nell'ingegneria antisismica; una equipe di tecnici e ingegneri che
procederà nella valutazione della sicurezza della struttura.
Il
tecnico incaricato, nell’effettuare la “valutazione della
sicurezza”, procederà nel modo seguente:
- Anamnesi della struttura e delle parti ad essa correlate (storia, rilievo, ecc.);
- Caratterizzazione dei materiali;
- Analisi dei carichi reali e delle sollecitazioni prevedibili;
- Definizione del livello di conoscenza acquisito;
- Modellazione e calcolo della struttura;
- Analisi dei risultati di calcolo e valutazione della sicurezza;
- Progettazione di un eventuale miglioramento/adeguamento strutturale.
Le
fasi di “valutazione della sicurezza” e “Progettazione di un
eventuale miglioramento/adeguamento strutturale” sono strettamente
dipendenti dalla fase di “definizione del livello di conoscenza
acquisito”.
La
normativa tecnica (NTC2008 e relativa circolare del 2009) definisce
per gli edifici esistenti 3 Livelli
di Conoscenza:
LC1 – conoscenza limitata, LC2 – conoscenza adeguata, LC3 –
conoscenza accurata.
Il
Livello di Conoscenza dipende dall'accuratezza della campagna di
indagini effettuata (prove sui materiali: carotaggi, campionamento di
armatura, ecc).
Quando
si verifica una struttura esistente nasce l'esigenza di attribuire ai
materiali una certa resistenza (non arbitraria). Per motivi di
sicurezza il legislatore ha stabilito che questa resistenza teorica
deve essere tanto più ridotta (con un coefficiente di sicurezza che
chiamiamo Fattore
di Confidenza
– FC) quanto meno accurate sono state le indagini conoscitive (vd.
Livello di Conoscenza).
Al
crescere del Livello
di Conoscenza
corrisponde una decrescita del Fattore
di Confidenza FC,
con importanti ripercussioni sui costi di un eventuale adeguamento:
LC1:
Conoscenza Limitata – FC = 1.35 (riduzione della resistenza del
26%)
LC2:
Conoscenza Adeguata – FC = 1.20 (riduzione della resistenza del
17%)
LC3:
Conoscenza Accurata – FC = 1.00 (nessuna riduzione di resistenza)
Ne
consegue che per contenere i costi necessari a soddisfare tutte le
verifiche strutturali di un fabbricato esistente, conviene acquisire
il livello di conoscenza più elevato possibile.
Potrebbe,
infatti, succedere che adeguare una struttura, sulla quale si è
acquisito un Livello di Conoscenza basso (LC1),
richieda un costo maggiore
(circa il 30%)
rispetto a quello che si sarebbe reso necessario se si fosse
acquisito il Livello di Conoscenza massimo (LC3)
.
Va
da sé che acquisire un Livello di Conoscenza elevato comporta costi
iniziali maggiori. La campagna di indagini da eseguire sulla
struttura sarà più accurata e dettagliata. Nella seguente tabella
sono stati ricapitolati i costi e i benefici per i vari livelli di
conoscenza sulla base di un intervento strutturale già realizzato
preso ad esempio:
LC1-> circa
600€ spese di indagini
conoscitive per piano-> circa 30%
in più spese interventi
LC3-> circa
2000€ spese di
indagini conoscitive per piano-> spese interventi ottimizzate!
L'attività
sismica del nostro Paese non è una novità. I terremoti avvengono
quotidianamente e con una frequenza più che annuale la loro
intensità mette a dura prova il vetusto “parco immobiliare”
italiano.
Volendo
fare un'analogia tra oggetti “immobili” ed oggetti “mobili”,
viaggereste su una autovettura sulla quale non è mai stato
effettuato un tagliando, ne acquistereste una senza ABS? mettereste
a rischio la vostra vita e quella dei vostri compagni di viaggio dopo
aver manomesso (in buona fede) l'assetto dell'automobile? La risposta
a queste tre domande è sempre e comunque NO.
Succede
lo stesso con gli immobili nei quali trascorriamo molto più tempo
che in viaggio (in macchina, in aereo, …): anche gli immobili hanno
bisogno di verifiche e manutenzioni periodiche; oggi giorno le
strutture possono essere rese più sicure con tecniche consolidate e
garantite; interventi architettonici postumi privi di verifica
strutturale potrebbero aver alterato la resistenza ultima del
fabbricato.
Gli
edifici esistenti, come le automobili, necessitano di manutenzione e
controlli periodici posto che nessuna struttura viene progettata per
essere “eterna” (il piano
di manutenzione
è un documento obbligatorio per tutti i nuovi edifici e il buonsenso
vorrebbe che lo fosse anche per quelli esistenti).
Come
le automobili, i vecchi edifici che non sono più in grado di
soddisfare le verifiche di sicurezza richieste ai nuovi edifici
(quelle in vigore sono le NTC 2008 e sono in procinto di uscire le
nuove NTC 2017) andrebbero rottamate o rese altrettanto sicure.
Passiamo la maggior parte della nostra vita al chiuso, al “riparo”
dalla pioggia, dal freddo e dall’ambiente esterno, ma ci siamo mai
chiesti se l’edificio in cui viviamo è sicuro?
Quali
sono le domande che dovremmo farci:
- Qual è la vita utile dell'edificio? per quanto tempo ancora la struttura può essere considerata sicurezza?
- La struttura presenta errori e/o omissioni progettuali o di realizzazione?
- La struttura è capace di assicurare sicurezza in caso di eventi “eccezionali”, tipo una robusta nevicata, un urto violento, un terremoto?
- La struttura (soprattutto se molto datata) potrebbe non essere sicura al 100%, ma quanto è “urgente” intervenire?
- La struttura presenta i dettagli minimi di sicurezza richiesti per gli eventi “eccezionali” (anche detti accidentali)?
- In una struttura complessa (fatta da travi, pilastri, solai, …) quali sono le parti su cui è prioritario intervenire?
Per
dare una risposta a queste domande è necessario e molto importante
rivolgersi a professionisti specializzati nel calcolo strutturale e
nell'ingegneria antisismica; una equipe di tecnici e ingegneri che
procederà nella valutazione della sicurezza della struttura.
Il
tecnico incaricato, nell’effettuare la “valutazione della
sicurezza”, procederà nel modo seguente:
- Anamnesi della struttura e delle parti ad essa correlate (storia, rilievo, ecc.);
- Caratterizzazione dei materiali;
- Analisi dei carichi reali e delle sollecitazioni prevedibili;
- Definizione del livello di conoscenza acquisito;
- Modellazione e calcolo della struttura;
- Analisi dei risultati di calcolo e valutazione della sicurezza;
- Progettazione di un eventuale miglioramento/adeguamento strutturale.
Le
fasi di “valutazione della sicurezza” e “Progettazione di un
eventuale miglioramento/adeguamento strutturale” sono strettamente
dipendenti dalla fase di “definizione del livello di conoscenza
acquisito”.
La
normativa tecnica (NTC2008 e relativa circolare del 2009) definisce
per gli edifici esistenti 3 Livelli
di Conoscenza:
LC1 – conoscenza limitata, LC2 – conoscenza adeguata, LC3 –
conoscenza accurata.
Il
Livello di Conoscenza dipende dall'accuratezza della campagna di
indagini effettuata (prove sui materiali: carotaggi, campionamento di
armatura, ecc).
Quando
si verifica una struttura esistente nasce l'esigenza di attribuire ai
materiali una certa resistenza (non arbitraria). Per motivi di
sicurezza il legislatore ha stabilito che questa resistenza teorica
deve essere tanto più ridotta (con un coefficiente di sicurezza che
chiamiamo Fattore
di Confidenza
– FC) quanto meno accurate sono state le indagini conoscitive (vd.
Livello di Conoscenza).
Al
crescere del Livello
di Conoscenza
corrisponde una decrescita del Fattore
di Confidenza FC,
con importanti ripercussioni sui costi di un eventuale adeguamento:
LC1:
Conoscenza Limitata – FC = 1.35 (riduzione della resistenza del
26%)
LC2:
Conoscenza Adeguata – FC = 1.20 (riduzione della resistenza del
17%)
LC3:
Conoscenza Accurata – FC = 1.00 (nessuna riduzione di resistenza)
Ne
consegue che per contenere i costi necessari a soddisfare tutte le
verifiche strutturali di un fabbricato esistente, conviene acquisire
il livello di conoscenza più elevato possibile.
Potrebbe,
infatti, succedere che adeguare una struttura, sulla quale si è
acquisito un Livello di Conoscenza basso (LC1),
richieda un costo maggiore
(circa il 30%)
rispetto a quello che si sarebbe reso necessario se si fosse
acquisito il Livello di Conoscenza massimo (LC3)
.
Va
da sé che acquisire un Livello di Conoscenza elevato comporta costi
iniziali maggiori. La campagna di indagini da eseguire sulla
struttura sarà più accurata e dettagliata. Nella seguente tabella
sono stati ricapitolati i costi e i benefici per i vari livelli di
conoscenza sulla base di un intervento strutturale già realizzato
preso ad esempio:
LC1-> circa
600€ spese di indagini
conoscitive per piano-> circa 30%
in più spese interventi
LC3-> circa
2000€ spese di
indagini conoscitive per piano-> spese interventi ottimizzate!
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